Riforma giustizia, i professionisti nei collegi giudicanti

Il Presidente del CNI auspica anche la partecipazione di figure tecniche

A margine del 59° congresso di Caserta, il presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, Armando Zambrano, auspica anche la partecipazione di figure tecniche. “Siamo a disposizione delle istituzioni, da tempo chiediamo maggiore sussidiarietà, gli ingegneri al centro della progettazione” 

Una riforma da portare a termine al più presto se serve ad accellelare i tempi della giustizia, rispetto alla quale noi ingegneri proponiamo di poter inserire anche le figure dei professionisti all'interno dei collegi giudicanti”, a margine del 59° congresso del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che si è aperto oggi (mercoledì 10 settembre, ndr) a Caserta il presidente Armando Zambrano invita il Governo a realizzare una delle riforme che più delle altre potrebbe garantire al Paese l'accelerazione dei processi decisionali, favorendone la ripresa. “Da tempo ormai chiediamo alle istituzioni una maggiore sussidiarietà nella Pubblica Amministrazione, i professionisti, e quindi gli ingegneri, sono a disposizione per seguire tutti quei progetti che lo Stato, sia a livello centrale che locale, fatica a gestire. Gli ingegneri devono poter stare al centro del progetto, assicurando la necessaria qualità, raggiungibile anche permettendo costi e tempi certi. Lo ribadiamo, perché lo Stato – si chiede Zambrano - quando ne ha bisogno, non si rivolge a manager preparati e competenti? Sono sempre di più i tanti ingegneri gestionali competenti e preparati che si sono formati nella nostre università e sui quali la Pubblica Amministrazione può fare grande affidamento”. Discorso che “resta valido anche per i temi relativi alla giustizia”.

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