Rete Professioni Tecniche: un grande piano per le infrastrutture, l’alta velocita’ unisca la Sicilia all’Italia

Lo ha affermato la Rete nel corso dell’incontro del Ministro Salvini con le parti sociali. Dai professionisti tecnici proposte anche in tema di sussidiarietà ed efficienza della giustizia.

La Rete Professioni Tecniche ha partecipato oggi all’incontro del Ministro degli Interni e Vice Premier Matteo Salvini con i rappresentanti del mondo del lavoro e delle imprese.

Tra i numerosi temi affrontati nello spazio a loro dedicato, i professionisti tecnici hanno ripreso il tema della semplificazione della macchina amministrativa, attraverso l’applicazione del principio di sussidiarietà. La Rete ha individuato delle procedure dove l’intervento sussidiario dei professionisti può essere risolutivo sia nel campo dell’edilizia che in quello dei lavori pubblici. E’ necessario intervenire in questa direzione, anche perché in questi anni si è perso terreno nei confronti degli altri paesi.

In tema di infrastrutture la Rete ritiene necessario un grande piano per ridurre il gap tra il Mezzogiorno e il resto del Paese. Se è importante l’alta velocità per unire l’Italia alla Francia, è ugualmente importante l’alta velocità per unire la Sicilia e tutto il Sud all’Italia. Qui non è solo questioni di fondi ma di capacità delle amministrazioni locali di saper programmare gli interventi. Sul tema i professionisti tecnici hanno fatto una sintesi e sono a disposizione con le loro proposte e le loro competenze.

Importante è anche rendere più efficiente la Giustizia. Questo può avvenire attraverso il contributo dei professionisti tecnici. In questo senso la Rete ha pronte numerose proposte per rendere ancora più efficace la collaborazione dei professionisti col sistema della giustizia in Italia, sempre nella direzione della sussidiarietà.

Per realizzare tutto questo, infine, secondo la Rete è fondamentale arrivare ad un’applicazione diffusa dell’Equo compenso, soprattutto nell’ottica dell’efficienza del sistema. Occorre definire insieme gli standard minimi di qualità che devono avere le prestazioni professionali e, al tempo stesso, introdurre dei parametri ragionevoli che garantiscano una equa remunerazione anche ai professionisti.

Roma 6 agosto 2019

Comunicato stampa